Le casse non fornirono chissà quale ausilio, non c'era niente che potesse essere utile in quel momento. Appena fuori dalla capanna ci sarebbe stata quella lancia che l'uomo aveva perso, ma Tomkarius decise che sarebbe stato meglio fare finta di niente, l'arma sarebbe stato solo un peso inutile. Se non altro l'uomo aveva bisogno di un aiuto minore rispetto al previsto e, seppur con molta fatica, riusciva anche a parlare. Io sono Jonas. Absalom? Devi essere un Esterno, allora. Qui a Edengard non ci sono città con quel nome. Informazioni interessanti, stavano a significare che la magia di teletrasporto aveva funzionato, anche se non nella maniera prevista. Non aveva idea di che posto fosse questo Edengard. Dal contesto poteva immaginare che si trattasse di un continente o di un'isola, ma rimaneva una sorpresa che non avesse mai sentito nemmeno il nome di Absalom, visto che era una delle città più famose al mondo. Doveva essere stato catapultato ben lontano, ne dedusse. Il viaggio fu lento e per lo più silenzioso, date le condizioni di Jonas non era saggio forzarlo a parlare troppo. Seguendo le sue indicazioni, i due raggiunsero la destinazione, identificabile da una serie di fortificazioni metalliche controllate da delle sentinelle. Costoro dovevano averli notati, dato che si mossero rapidamente per cercare di raggiungerli. Prima di poter ricevere soccorso, Tomkarius udì un frastuono improvviso, che lo avvertì che purtroppo il Ropl non aveva abbandonato la sua caccia. Lo vide spuntare fuori dalla vegetazione e avvicinarsi di gran carriera, cosa che non gli concesse di pensare in maniera lucida. Spintonò Jonas a terra, in modo che non rischiasse di venire ferito nella colluttazione, poi cercò di chiamare a sé il potere che aveva usato quella notte. Non poteva usare il Dito della Morte come aveva sempre fatto in passato, ma poteva cercare di replicare gli effetti con ciò che aveva a disposizione. Poteva cercare di investire quella strana energia interiore per rendere più potente il suo non-incantesimo. Avrebbe cercato di lanciarlo all'ultimo secondo, anche a rischio di venire colpito dall'attacco nemico. Non era la prima volta che faceva una cosa del genere, era una mossa disperata, ma poteva funzionare. O almeno sperava che fosse così.
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