Javdekzel vult

Sembra una mattinata come tante nella magione della famiglia Bàthory quando, indipendentemente da ciò che stai facendo, un domestico ti si avvicina. Sembra intimidito dalla tua presenza e un po' balbettante ti annuncia che sei convocata nell'ufficio di tuo padre. Dalle sue parole sembra trasparire una certa ufficialità. Cosa potrà mai volere da te?

Tuo padre ti accoglie senza tante cerimonie e va dritto al punto. Ti parla di un incidente avvenuto in un santuario di Javdekzel che si trova nel pieno del deserto di Shajar. Tu hai solo sentito parlare di tale posto, è una celebre meta di pellegrinaggio per chiunque voglia chiedere il favore del Dio della Distruzione. A quanto pare qualche disgraziato ha osato rubare i doni dei fedeli, oltre che una delle statuette d'oro della divinità. Visto che si tratta quasi di sicuro di banditi da quattro soldi, tuo padre ti ha scelta per far calare la giustizia di Javdekzel su costoro, con rapidità ed efficacia. Ti dice che ti verranno date indicazioni su come raggiungere l'oasi in cui si trova il piccolo santuario e che una volta lì troverai un sacerdote che ti spiegherà tutti i dettagli del caso. Tuo padre ti fa capire anche che questa sarà una sorta di prova per te, per verificare quanto possa fidarsi delle tue capacità. E ti dice che puoi prendere quello che desideri dall'armeria di famiglia, a patto che tu abbia cura di ciò che ti viene affidato e che lo restituisca alla fine di questa missione.

Con il treno raggiungi in poco tempo una stazione intermedia, che ti porta al limitare del deserto. Da lì sono quattro ore di cammino, che sotto il sole cocente si dimostrano molto faticose. Arrivi a destinazione stanca e in parte disidratata, forse avresti dovuto prepararti con più cura. Il santuario è un edificio molto piccolo, da fuori sembra un posto trascurabile, ma una volta dentro puoi notare quanto sia finemente decorato. Ogni centimetro di quel luogo è colorato a dovere e dietro l'altare, anch'esso di piccole dimensioni ma dall'aspetto ricchissimo, c'è una celletta. Laggiù venivano raccolti gli ex voto dei pellegrini, recuperati da un sacerdote inviato appositamente una volta ogni settimana. Puoi notare sin da subito però che questo spazio è clamorosamente vuoto, non c'è nemmeno una monetina d'argento. A fianco dell'altare puoi notare due uomini dall'aspetto serio, entrambi vestiti con l'abito talare tipico del clero di Javdekzel. Uno dei due non ha segni di riconoscimento particolari, ma il secondo ti rimane impresso molto di più. Pur essendo basso di statura è una figura possente e dalla quantità di tatuaggi che puoi vedere capisci che deve trattarsi di qualcuno di importante all'interno della chiesa del tuo Dio.
"Benvenuta, onorevole Bàthory. Siamo lieti che sia arrivata senza difficoltà e con tempismo. Vuole rifocillarsi un attimo?"
Nonostante l'apparenza severa l'uomo si dimostra accogliente e ti offre acqua e qualche cibo semplice per riempirti lo stomaco e riprendere energie. Nel mentre si presenta come fratello Karoum, inviato dalla chiesa per indagare su ciò che è successo al santuario. Ti racconta, con tono secco e preciso, che l'altro sacerdote presente, fratello Iram, ha trovato la cella delle offerte del tutto vuota durante il suo giro di raccolta, cosa che non succede mai, men che meno nel periodo immediatamente successivo alla festività dei morti. Karoum, inviato il giorno successivo, aveva già scoperto numerose informazioni, investigando nel piccolo centro abitato costruito intorno alla stazione da cui sei scesa poco prima. Ha scoperto che i colpevoli sono un gruppo di banditi che agisce lungo le rotte commerciali di zona. Di solito compivano scorribande minori, come del resto era normale per una zona a ridosso delle Lande, ma a quanto pareva avevano deciso di provare a compiere un'impresa memorabile.
"Uno dei mercanti del paese ci ha rivelato che i banditi hanno provato a vendergli parte della refurtiva, quindi abbiamo la prova definitiva che si tratta di costoro. Resta da trovare il loro covo, che a quanto sappiamo potrebbe essere in una delle altre oasi del deserto. Dovrebbero essercene quattro, stando alla mappa che sono riuscito a recuperare. In alternativa potrebbero avere trovato rifugio lungo la ferrovia, ma tendo a escludere tale possibilità. Lascio a lei l'iniziativa su come proseguire le indagini, io la accompagnerò e la supporterò per quanto mi è possibile. Quando si sente pronta possiamo partire."

Fratello Karoum fa un piccolo sorriso complice quando citi il modus operandi della tua famiglia, mentre l'altro sacerdote non sembra comprendere cosa intendi. Prima di partire l'uomo dà alcune brevi istruzioni a fratello Iram, poi prende alcune provviste e si dichiara pronto. Ci mettete circa mezz'ora a raggiungere l'oasi più vicina, il cammino è reso faticoso dal caldo infernale. Il tuo compagno di viaggio sembra reggere più che adeguatamente la fatica, con ogni probabilità è ben abituato a quel tipo di sfacchinata, ti viene da pensare.
Una volta sul posto puoi notare la presenza di diverse tende, anche se molte sembrano vuote, al momento. Puoi notare dei carri con delle persone accampate, a occhio sembra trattarsi di mercanti. Sono quattro uomini e hanno l'aspetto stanco, si stanno rifocillando. Un'altra delle tende è invece una sorta di locanda, anche se da fuori sembra deserta un cartello all'ingresso dice che è aperta. A chi ti rivolgi? Cosa chiedi?